1. Elegy 1m 38s, 1.57Mb music by Paolo Di Pierdomenico
2. Bhavana 2m 47s, 2.68Mb music by Luca Galli
3. Digitalkemia 4m 03s, 3.9Mb music by Paolo Di Pierdomenico
4. Zucca-Per 4m 56s, 4.74Mb music by Paolo Di Pierdomenico
5. Thanatos 4m 38s, 4.45Mb music by Paolo Di Pierdomenico
6. Port-Croix 2m 53s, 2.77Mb music by Luca Galli
7. Avalon 4m 19s, 4.15Mb music by Paolo Di Pierdomenico
8. Arcade 4m 41s, 4.5Mb music by Paolo Di Pierdomenico
9. The Last Hero 6m 23s, 6.13Mb music by Paolo Di Pierdomenico
10. Asmosong 2m 47s, 2.68Mb music by Luca Galli
11. The Journey 7m 15s, 6.97Mb music by Paolo Di Pierdomenico
    part 1: Omen | part 2: Warriors’ Citadel | part 3: Gods Of Chaos
12. Kerygma 1m 18s, 1.25Mb music by Paolo Di Pierdomenico
13. Artemisia 2m 33s, 2.46Mb music by Paolo Di Pierdomenico

About Digitalkemia

Digitalkemia is our first album, and it collects our best works composed from 1997 to 2000 bi Paolo Di Pierdomenico and Luca Galli, remastered in 2001.
During the making of this album, we gradually found and fixed our own style.

Generally, this work is inspired by Horror atmospheres (Thanatos) with the meeting of baroque influences and rough electronic sound (Bhavana, The Journey).
Other pieces show New Age features (Asmosong) or utilise typical rock rhythms (Digitalkemia).

Rewiews

Digitalkemia CD review by Stefania Carezzoli, 21st Century Music

From an article publishd in 2002 by the italian fanzine 21st Century Music in the “Italian electronic circuits” section. Written by Stefania Carezzoli, president of the 21st CM cultural association.

Digitalkemia – anno 1997-2001 – durata: 51′05′’

Un tuffo in un’atmosfera che sta in sospeso tra tante sfumature di generi, contenute in un’elettronica stupenda che porta in alto ogni composizione elevando la bravura dei due musicisti.
Quindici brani che sviluppano un tema di un periodo storico, avvolto pero’ da leggende e miti qual era il Medio Evo. L’interpretazione senza schemi non porta a ballate e tradizioni, bensi’ a melodie imponenti o dolci, struggenti o incalzanti, tutto presentato sempre con ottima prfessionalita’, cura e fantasia. Ad esempio “Avalon” puo’ far presumere qualcosa di prettamente celtico, invece e’ un arcobaleno di elettronica progressive e ritmi piu’ vari, che portano ad uno scintillio di note imprevedibili.
Paolo e Luca sanno usare molto bene le “armi” a loro disposizione e creano cosi’ brani suggestivi ed estremamente degni di nota. L’album e’ decisamente elettronico, ma porta in se’ un carico non indifferente di interessanti passagi provenienti da altre influenze e questo non fa che arricchirne i contenuti.